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GARDENIA

VILLA EMO

Grandi lavori in due giardini storici italiani

Quasi ultimato il restauro del parco della Villa Reali di Marlia. Mentre a villa Emo rinasce lo straordinario filare di pioppi.

Le piante riposano, i giardinieri lavorano. Tra gli interventi più importanti attualmente in corso, quello della secentesca Villa Reale di Marlia, in Lucchesia (www.parcovillareale.it). I nuovi proprietari, una giovane coppia svizzera, hanno avviato un impegnativo lavoro di restauro: potatura di alberi e siepi, posa di un impianto di irrigazione, pulizia e riapertura dei ruscelli nascosti e dei percorsi inutilizzati da anni. Tra questi ultimi, i viali dove crescono camelie secolari, una trentina delle quali appartiene, biglietto ti a varietà antiche. Dal 1°marzo, quando il giardino riaprirà alle visite (tutti i giorni fino a ottobre, ore 10-18, biglietto 9 euro), il parco sarà tornato come nuovo. Compreso il suo straordinario teatro di verzura, scolpito nella vegetazione, dove nell’ottocento il violinista Nicolò Paganini si esibiva per la sorella di Napoleone, all’epoca proprietaria della dimora. Restaurati anche la Villa Reale e la palazzina dell’orologio.

L’altro giardino storico oggetto di restauro è quello della cinquecentesca Villa Emo (www.villaemo.org) a Fanzolo di Vedelago (Treviso). Costruita da Andrea Palladio, inserita dall’Unesco nella lista dei beni patrimonio dell’umanità, la villa ha tra i suoi tratti distintivi un doppio filare di pioppi (Populus nigra ‘italica’) lungo un chilometro e mezzo, che segna l’asse di accesso principale, e monumentale, alla villa della Via Postumia. Il peso degli anni, le malattie e i danni atmosferici avevano via via decimato gli alberi: di 200, ne erano rimasti solo una sessantina. Per riportare all’antico splendore il filare si è deciso di abbatterli e sostituirli con 230 nuovi esemplari della stessa varietà. Alti circa 5 metri (quelli abbattuti, piantati negli anni Trenta, raggiungevano i 30 metri), i pioppi torneranno presto a disegnare il paesaggio, ripristinando quelle simmetrie e prospettive tra villa e spazio circostante che contraddistinguono lo stile del Palladio. Dei lavori si è occupato Terradice Atelier del paesaggio

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